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Il presente e le sue linee di forza più profonde
Questa collana, nata dal basso, da gente comune e senza potere se non la forza della speranza, vuole contribuire a stimolare e alimentare questa presa di coscienza e suggerire delle direzioni di marcia.
IL MASSACRO DELL’AMBASCIATA TEDESCA. Poteva essere questo il titolo del romanzo, in quanto proprio quell’episodio drammatico, ispirato a fatti veri accaduti in Perù a metà degli anni novanta del 900, è il perno attorno al quale si dipana una storia emozionante che unisce in modo efficace e avvincente le vicende dei protagonisti, in un percorso di vita lungo mezzo secolo.
In questo libro, che viene ora pubblicato anche in Italia, Raúl Zibechi invita i movimenti sociali e i popoli in resistenza contro la loro spoliazione in America Latina a ripensare criticamente i propri strumenti ideologici e le proprie strategie d’azione.
Qualche mese prima di morire Ivan commentò con alcuni amici che forse, passati 10 anni, sarebbe di nuovo tornato di attualità. Si sbagliò, gli anni furono 20.
Noi pensiamo che la lettura delle immagini dei murales zapatisti che proponiamo in questo libro e ai quali abbiamo aggiunto alcune pagine introduttive di accompagnamento, può aiutare a capire che «Attenzione! C’è qualcosa che non va nei piani macro-economici, qualcosa non funziona nelle complesse operazioni matematiche che celebrano i risultati del neoliberismo. (…) Guardate! Questo è quanto nascondono le cifre e i discorsi. Sangue, carne, ossa, vite e speranze fatte a pezzi, spremute, eliminate per incorporarle a indici di profitto e di crescita economica».
Siamo di fronte ad un libro decisamente eretico. Esso sfida con serenità e rigore il credo dominante. Può essere utile per coloro che non si sono lasciati convincere dalle istruzioni ufficiali e per affrontare il virus cercano di affidarsi alla propria esperienza di vita e capacità di giudizio autonomo. La gravità delle circostanze e la diversità delle interpretazioni relative a informazioni e conoscenze insufficienti obbligano ad aprirsi a un dialogo sereno che prenda in considerazione tutte le opzioni.
Come si fa in questo libro.
Cosa accade mettendo insieme energie alternative e impegno sociale, agricoltura biologica e marce per la pace, opposizione alle grandi opere e raccolta differenziata, lotte per l'acqua e sacchetti riutilizzabili? E se aggiungiamo mercati locali e beni comuni, accoglienza dei migranti e autoproduzione, biodiversità ed acquisti solidali? E' possibile che un mondo diverso e forse migliore possa scaturire dalla giustapposizione di proposte così eterogenee e disarticolate?
Questa è la storia di un uomo che educato come vescovo a convertire fu convertito dagli indios maya della sua diocesi, la stessa che cinque secoli prima aveva visto l’opera illuminata del grande Bartolomé de Las Casas. Come già il suo predecessore, Samuel Ruiz fu osteggiato dalla classe dominante alla cui ostilità resistette indomitamente riprendendo e facendo avanzare sostanzialmente l’emancipazione delle popolazioni indie della regione iniziata da Bartolomé e rimasta interrotta quando questi venne cacciato con la violenza.
Molti conoscono e molto è stato scritto sulle opere più ‘famose’ di Illich, che negli anni 1970 trovò ascolto in tutto il mondo, con alcuni scritti come Descolarizzare la società , Energia ed equità e Nemesi medica , che raggiunsero tirature di centinaia di migliaia di copie. Meno note e meno studiate le opere successive, frutto di un cammino incessante che scopre nuovi orizzonti, nuovi interrogativi, nuove ‘luci’ sotto cui analizzare la realtà di un mondo in profonda trasformazione.
Con la riscoperta dei saperi dei contadini e alla luce degli apporti di varie discipline è nata L’agroecologia che secondo alcuni sarà L’AGRICOLTURA DEL XXI SECOLO.
Spesso ridotta ai minimi termini, alla sua dimensione tecnica, l’agroecologia è poco conosciuta. Viene spesso confusa con le pratiche colturali dell’agricoltura biologica, mentre si tratta di un approccio molto più ampio. Il suo infatti è un orientamento olistico, che ricostituisce i legami fra le dimensioni agronomica, economica, sociale e politica. Più che una scoperta, è la riscoperta del ruolo centrale che deve essere dato ai saperi e al saper-fare dei contadini per il mantenimento dei fragili equilibri degli agroecosistemi (gli ecosistemi manipolati dall’uomo).
Democrazia disciplinare è un testo ‘militante’ scritto per accompagnare con una riflessione accademica le resistenze sociali al neoliberismo in America Latina, regione dove questa ulteriore tappa del capitalismo mondiale venne dapprima sperimentata nel Cile di Pinochet per essere poi estesa negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso ad altri paesi della regione.
Saranno gli esclusi a costruire la nuova storia? Giulio Girardi, filosofo della liberazione, attento e appassionato osservatore del mondo latinoamericano di quelli che stanno in basso, se lo chiedeva vent’anni or sono in un libro stampato da Borla e ancora molto utile. A modo suo, Raúl Zibechi ripropone per molti versi la stessa domanda.
Mettere a confronto cosmovisini diverse è sempre un operazione impegnativa. In Occidente, quando si 'raccontano' altre culture, in genere a farlo è un occidentale, cioè una persona esterna alla cultura esaminata, la quale parla e descrive, in termini occidentali, l'essenza e i modi di manifestarsi di altre cosmovisioni.
Jean Robert, svizzero naturalizzato messicano, amico e stretto collaboratore di Ivan Illich, è autore di molti libri pubblicati in vari paesi ed uno dei pensatori fondamentali della rivista Conspiratio. Ha curato con Valentina Borremans la pubblicazione dell'Opera Omnia di Illich sia in Messico che in Francia.
Testi di G.Esteva, W,Berry, E.Burkhart, Colectivo El Rebozo, A.Escobar, J.Ishishawa, M.Kaller-Dietrich, D.Lummis, S.Marcos, T.Pruiksma, G.Rengifo, J.Robert, J.M.Sbert, T.Shanin, R.Vera, A.Zanchetta.
Gustavo Esteva, curatore del libro, intellettuale pubblico 'deprofessionalizzato', è attivista sociale e autore fecondo, co-fondatore dell’Universidad de la Tierra di Oaxaca, del Centro di Incontri e Dialoghi Interculturali e animatore di molte altre iniziative.
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